1 Ottobre 2003
Modelli organizzativi degli uffici di statistica delle Regioni
Modelli organizzativi degli uffici di statistica delle Regioni | |
Il CISIS ha promosso nel corso del 2003 una ricerca finalizzata alla definizione di un quadro conoscitivo dell’organizzazione e del funzionamento di tutti gli uffici di statistica regionali. Per la realizzazione del progetto di ricerca, il Cisis si è avvalso della collaborazione del Consorzio Mipa, che ha svolto lo studio ed ha realizzato il rapporto finale.L’obiettivo dello studio è sia di tipo conoscitivo, sia di tipo propositivo. Si è voluto, da un lato, effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione dei sistemi statistici regionali e sul funzionamento degli uffici regionali; dall’altro, dare un contributo di più ampio respiro attraverso un riepilogo dei principali aspetti critici che hanno ostacolato l’attuazione del D.lgs. 322/89 e che hanno stimolato la discussione sulla necessità di una riforma dei sistemi statistici nazionale e regionali.
La finalità della ricerca è stata quella di fornire un contributo agli attori istituzionali e agli operatori per definire misure tese al miglioramento della funzione statistica. |
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La ricerca è stata articolata in due principali momenti: l’indagine preliminare e gli studi di caso. È stata, inoltre, effettuata un’analisi della normativa in vigore, delle principali proposte di riforma del Sistema presentate nel corso degli ultimi anni e degli spunti critici forniti dal contesto internazionale.
L’indagine preliminare è stata finalizzata all’analisi del funzionamento complessivo degli uffici di statistica delle regioni e alla rilevazione delle principali criticità del sistema di autonomia ed esercizio della funzione statistica. Essa è stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario a tutti gli uffici di statistica delle regioni. La lettura trasversale dei questionari è descritta nel rapporto e offre numerosi spunti di riflessione. Gli studi di caso hanno coinvolto gli uffici di statistica delle seguenti regioni: Liguria, Lombardia, Toscana, Veneto e provincia autonoma di Bolzano. La scelta è stata dettata dall’esigenza di analizzare realtà e modelli organizzativi diversi. La Liguria rappresenta il caso di una regione che, pur avendo istituito il Sistar (Sistema statistico regionale), non ha un sistema a rete effettivamente funzionante. Nella regione Lombardia, invece, non è stato istituito il Sistar e l’ufficio non predispone un proprio Psr (Programma statistico regionale), ma costituisce sicuramente un caso di buon funzionamento dell’attività statistica e di buona organizzazione interna. La regione Toscana non ha istituito il Sistar, ma l’ufficio ha un proprio Psr e si caratterizza per una articolata produzione e un uso efficiente delle risorse. La regione Veneto, invece, ha approvato da circa un anno la legge istitutiva del Sistar ed è in fase di attuazione della stessa. L’Astat di Bolzano, infine, costituisce un modello organizzativo a se stante in quanto è un istituto che rappresenta, tra gli altri soggetti, anche l’ufficio dell’Istat nella provincia autonoma ed è l’unico titolare, assieme al Servizio Statistica della provincia autonoma di Trento, della funzione statistica nella dimensione provinciale. La ricerca ha posto attenzione a tutti gli aspetti problematici dell’evoluzione degli uffici di statistica e, in particolare: funzioni e attività; collocazione e aspetti organizzativi; risorse umane, finanziarie e strumentali. È stato, inoltre, esaminato il processo di formazione dei sistemi statistici regionali, lo stato della collaborazione all’interno del sistema statistico nazionale nonché le prospettive di riorganizzazione alla luce delle modifiche del titolo V della Costituzione, con particolare attenzione al grado di autonomia e indipendenza riconosciuto agli uffici di statistica. Capitoli disponibili per il download in formato “.pdf” Rapporto finale (240 KB) |