PROGETTO – INTEROPERABILITA’ E COOPERAZIONE APPLICATIVA DELLE REGIONI
Azione di transizione ai nuovi standard 2019-2021
Le Regioni e le Province Autonome hanno attribuito da più di dieci anni una grande importanza all’interoperabilità dei sistemi informativi della PA, hanno realizzato fra il 2006 e il 2009 il progetto ICAR, che ha permesso la definizione e l’implementazione del modello di cooperazione applicativa regionale e interregionale, attivando l’infrastruttura in tutto il territorio nazionale e sperimentando in alcuni ambiti applicativi l’utilizzo della cooperazione applicativa. Successivamente è stata avviata un’azione “permanente” che ha permesso il mantenimento di quanto realizzato e favorito lo sviluppo di nuovi progetti o il consolidamento di attività che utilizzano al meglio sia l’infrastruttura che il know how acquisito, fino a tutto il 2016.
Negli ultimi anni è significativamente cambiato il panorama delle tecnologie digitali, ai tradizionali PC si sono affiancati, in alcuni casi superando di gran lunga il numero degli stessi Pc, tecnologie come i tablet e soprattutto gli smartphone, che hanno portato all’affermazione di nuovi standard tecnologici che permettono l’utilizzo dei servizi digitali su tutti i dispositivi digitali disponibili.
L’interoperabilità non è più riferita strettamente alla capacità dei back office della pubblica amministrazione di colloquiare e di cooperare tra loro, ma ora si riferisce alla capacità dell’intero ecosistema digitale di garantire la fruizione di dati e servizi in qualunque modalità e con qualunque strumento di front end o di back office.
Le Regioni e Province Autonome hanno ritenuto quindi necessario procedere allo sviluppo di una nuova azione interregionale di cooperazione fra pubbliche amministrazioni che permetta di realizzare l’azione di interesse comune di tutte le Regioni e Province Autonome, a prescindere dalla soluzione adottata precedentemente, ICAR o altro, di transizione dall’attuale sistema di cooperazione applicativa al nuovo paradigma di interoperabilità.
L’Accordo Quadro di cooperazione interregionale permanente per lo sviluppo delle iniziative volte al potenziamento della società dell’informazione e dell’e-government, sottoscritto dalle Regioni e Province Autonome e dal Centro Interregionale dei Sistemi Informativi, Statistici e Geografici (di seguito denominato CISIS), che prevede lo sviluppo di azioni interregionali per un arco temporale medio-lungo (5 anni rinnovabili per ulteriori 5), anche finalizzate al mantenimento di quanto prodotto da precedenti azioni progettuali, rappresenta il contesto nel quale si sono sviluppate le precedenti azioni e nel quale si sta sviluppando anche la nuova azione.
L’esperienza ha evidenziato concretamente l’importanza di garantire un coordinamento puntuale delle diverse iniziative di cooperazione applicativa avviate, sia per raggiungere migliori risultati operativi sul piano dei servizi, sia per aumentare la capacità di coinvolgimento e positivo condizionamento delle diverse amministrazioni coinvolte.
Il Piano Attuativo dell’Azione di interoperabilità e cooperazione applicativa delle Regioni per il triennio 2019-2021 intende favorire la definizione, lo sviluppo e la condivisione delle specifiche e delle prassi implementative di una nuova infrastruttura di interoperabilità e cooperazione applicativa delle Regioni e Province Autonome coerente con le nuove regole tecniche in corso di emanazione (vedi LG di AgID), garantendo nelle more dell’azione un supporto assistenziale ai fruitori della infrastruttura in essere.
Le Regioni e Province Autonome che hanno sottoscritto il Piano Attuativo si sono impegnate a collaborare con le altre Regioni partecipanti, per la realizzazione dei relativi obiettivi nei termini specificati nel Piano ed in applicazione delle modalità organizzative ed operative concordate, nonché delle modalità di pianificazione economica, gestione finanziaria e rendicontazione, verso le Regioni Capofila (Toscana, Liguria e Piemonte) e il Cisis.
All’azione hanno aderito 11 Regioni e Province Autonome: Toscana, Liguria, Piemonte, Marche, Veneto, Valle d’Aosta, Puglia, Sardegna, Trento, Emilia Romagna e Umbria.
TASK INF 1 (Capofila Regione Toscana): Definizione, sviluppo e condivisione della nuova infrastruttura di base – Pattern Architetturali per l’Interoperabilità Applicativa.
TASK INF 2 (Capofila Regione Liguria): Definizione, sviluppo e condivisione delle componenti di tracciatura e monitoraggio della nuova infrastruttura – Definizione di specifiche e prassi, nell’ambito dei compiti di tracciatura, monitoraggio e gestione SLA degli scambi di servizi tra le PA
TASK INF 3 (Capofila Regione Piemonte): Definizione, sviluppo e condivisione dei modelli di integrazione della nuova infrastruttura con le principali infrastrutture immateriali nazionali ed ecosistemi digitali – Interfacce di interazione esposte dalle infrastrutture immateriali nazionali e gestione della sicurezza