La sicurezza dei cittadini in cinque regioni italiane
La sicurezza dei cittadini in cinque regioni italiane | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PresentazioneIn un convegno organizzato a Roma dal 3 al 5 dicembre del 2003, l’Istat ha diffuso i risultati della seconda indagine nazionale sulla «Sicurezza dei cittadini», un’ampia indagine condotta nel corso del 2002, selezionando un campione di 60 mila famiglie intervistate telefonicamente. L’indagine raccoglie dati sul sommerso della criminalità, fa luce sulle modalità di accadimento dei reati, identifica i gruppi della popolazione più a rischio e, ricostruendo il profilo delle vittime, fornisce notizie sui fatti delittuosi subiti e sui fattori che più espongono il cittadino: età, stile di vita, zona in cui si abita. Il disegno campionario prevede una disaggregazione territoriale minima a livello della regione ma, grazie ad un’apposita convenzione, alcune regioni – Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo e Campania – hanno chiesto e ottenuto un allargamento del campione al fine di poter disporre di questi stessi dati a livello provinciale. Nel quadro delineato da questa collaborazione, il Cisis ha svolto per conto delle Regioni in questione un ruolo di supporto tecnico e di coordinamento, nel cui svolgimento ha preso avvio l’attività di un Gruppo di lavoro di cui il presente volume rappresenta l’elemento finale e più visibile. Volutamente disegnato come calco del volume Istat citato in nota, nell’impostazione generale e, si parva licet, anche nell’impostazione grafica, il volume che segue ha svolto anche l’importante ruolo di consentire un confronto tra le regioni sulla scelta di alcuni indicatori utili a definire in sede locale le caratteristiche (sia oggettive che soggettive) dei fenomeni che hanno a che fare con la sicurezza dei cittadini. In tal senso, il lettore più attento noterà anche alcune differenze tra l’indice di questo volume e quello dell’Istat, in particolare nei capitoli 5, 11 e 13, per i quali l’esperienza maturata nelle esperienze di politiche locali suggeriva qualche variazione rispetto all’impostazione proposta dal volume dell’Istat. Un’ulteriore differenza riguarda poi i prossimi cinque paragrafi di questa Presentazione, dedicati a fornire un quadro, per forza di cose sintetico, delle cinque regioni coinvolte in questo lavoro, con l’intenzione di fornire comunque un più ampio contesto in cui collocare le informazioni delle pagine successive. Al di là di queste sfumature editoriali, il volume vuol anche rappresentare una finestra da cui poter osservare in maniera ragionata un’imponente mole di dati che consente ai ricercatori (e agli operatori) notevoli approfondimenti tematici e territoriali che, nel caso delle cinque regioni promotrici dell’allargamento, arriva fino al livello provinciale e sub-provinciale. Alcuni di questi dati sono già disponibili come tavole a cui si può accedere facilmente tramite Oltre agli aspetti tecnici, il Cisis non può che sottolineare, unitamente ai componenti il gruppo di lavoro, la propria disponibilità e il proprio interesse per affrontare, anche assieme a nuovi interlocutori tra i propri associati, gli aspetti tecnici e di contenuto legati a un’indagine che tocca aspetti importanti della qualità della vita dei cittadini. |
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Il volume è disponibile per il download in formato “.pdf” La sicurezza dei cittadini in cinque regioni italiane (1,3 MB) 15 gennaio 2007 |